Sguardi femminili sul lavoro e sulla sicurezza e salute delle lavoratrici

Sguardi femminili sul lavoro e sulla sicurezza e salute delle lavoratrici

Sguardi femminili sul lavoro e sulla sicurezza e salute delle lavoratrici, questo il titolo del seminario organizzato l’8 marzo scorso a Cremona con la sponsorizzazione dell’Inail, della Camerca di Commercio, dell’ente scuola edile cremonese cpt, della Regione Lombardia, dell’Ance di Cremona, del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile. Diversi interlocutori pubblici e privati insieme nella logica dell’integrazione per affrontare in modo sinergico i temi emergenti del nostro settore.

All’incontro erano presenti la Vice Sindaco del Comune di Cremona, la dott.ssa Maura Ruggeri, e la Consigliera di Parità della Provincia di Cremona prof. Carmela Fazzi, che insieme al Segretario Generale della Camera di Commercio hanno introdotto i lavori inquadrando la realtà del lavoro femminile in termini quantitativi e qualitativi, con un focus particolare sul territorio di riferimento.

Monica Livella, responsabile sede Inaildi Cremona, e Anna Marinella Firmi, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Azienda di Tutela della Salute della Val Padana, nelle loro relazioni hanno posto in evidenza la differenza di genere negli infortuni sul lavoro e nelle malattie professionali.

L’incontro ha consentito alla scuola edile cpt di cremona di promuovere uno dei progetti europei sulle donne attualmente in corso al quale partecipa in qualità di partner per l’Italia il sistema formativo edile rappresentato dal Formedil nazionale. Partendo dai dati Istat del 2017 che testimoniano una scarsa presenza femminile nel contesto dell’industria delle costruzioni, 6,5% del totale degli occupati, ciò che si vuole rilevare è che non solo è scarsa la presenza femminile nel lavoro edile, ma è addirittura quasi inesistente, se parliamo della fascia operaia

Women Can Build questo il titolo del progetto conferma l’andamento dei dati italiani anche a livello europeo tra Spagna, Portogallo, Francia, Germania e Belgio.

Women Can Build ha individuato le maggiori barriere che ostacolano il lavoro in edilizia, parte delle quali legate ad una cultura tradizionale che vede il settore dominio dell’uomo, parte derivanti dalle stesse donne, abituate a pensare che alcuni lavori non sono adeguati, dalle imprese, dai colleghi dell’altro sesso, e talvolta dal beneficiario finale, il cliente. Più che questioni ostative oggettive quindi approcci culturali stereotipati che frenano l’ingresso della donna nel settore.

Il progetto intende ridurre il peso di tali barriere attraverso un moltitudine di azioni che vedono coinvolte le donne, i formatori dei centri di formazione, le imprese di costruzione.

Il progetto, coordinato dalla Fundación Laboral de la Construcción (Spagna), è stato avviato nel 2017 e si concluderà ad agosto del 2020.

Al seminario hanno inoltre partecipato: L’arch. Laura Secchi, direttore di Ance Cremona; dott. Monica Livella, responsabile sede Inail di Cremona; dott. Anna Marinella Firmi, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Azienda di Tutela della Salute della Val Padana; Elisabetta Bondioni; dott. Maria Grazia Cappelli, Segretario Generale Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona; rappresentante del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria di Cremona.

Articolo precedente
Il partenariato di Women can Build prosegue i suoi lavori al terzo incontro organizzato a Dusseldorf
Articolo successivo
Quattro studenti dell’IIPLE di Bologna ci raccontano la loro esperienza nel settore

Entradas relacionadas