“Vieni donna, coraggio! Se continui a pensare che questi sono lavori da uomini, non ci sarà mai un settore con le donne”

“Vieni donna, coraggio! Se continui a pensare che questi sono lavori da uomini, non ci sarà mai un settore con le donne”

Emanuela è di Vado Ligure (Savona) in Italia e vive e lavora in Italia. Si descrive come:

“Ho lavorato come geometra in uno studio professionale fino al 2006; quando mio marito e mio padre hanno fondato un’azienda che si occupa di sicurezza nel settore delle costruzioni, ho deciso di entrare in prima fila e di lavorare con loro in cantiere e nei corsi di formazione pratica, ora sono 13 anni che lavoro con loro. Non ho problemi con il personale maschile, sono rispettata e non mi considero emarginata o discriminata, anche se a volte capisco che alcuni uomini mi guardano come se non fossi adeguata all’inizio della lezione, ma poi durante il lavoro cambiano perché lavorando in cantiere e non teorizzando soltanto, hanno la possibilità di cambiare la prospettiva della loro mente. Quando un individuo comprende appieno l’argomento da trattare, non solo dal punto di vista teorico ma soprattutto da quello pratico, cadono tutti i possibili preconcetti”.

DOMANDA.- Perché ha scelto di formarsi in una professione invece che in un altro tipo di studio?

RISPOSTA.- Ho deciso di lavorare in un cantiere invece che in un ufficio perché preferisco stare in un cantiere.

D.- Ha seguito un corso di formazione?

R.- Sì, seguo un corso di formazione specialistica sul ponteggio presso la Scuola Edile di Genova, ma soprattutto ho imparato da mio marito.

D.- Com’è stato il primo giorno che ha gestito l’impalcatura?

R.- Mio marito mi ha incoraggiata, mi ha detto che potevo e poi ci ho provato. E tutto è andato bene.

D.- Ci sono altre ragazze che usano l’impalcatura?

R.- Non so se ho mai visto altre donne sul ponteggio in Italia, ma forse sì; spero di incontrare qualche donna che lavora in cantiere.

D.- Qual è la reazione degli operai quando l’hanno vista montare l’impalcatura?

R.- Capisco che alcuni uomini mi guardano come se all’inizio non fossi adeguato, ma poi durante il lavoro cambiano perché lavorando in cantiere e non teorizzando solo noi raggiungiamo lo stesso risultato

D.- Com’è il rapporto con i suoi colleghi?

R.- Molto buono, c’è una grande atmosfera. Sono calmi, non hanno pregiudizi sul fatto che sono una donna e accettano che io lavori con loro come una persona in più.

D.- Come ha immaginato il settore delle costruzioni con molte più donne?

R.- Spero che sia coinvolto un gran numero di donne come me e che abbiano la stessa fortuna che ho io, perché questo è un lavoro molto bello.

D.- Cosa direbbe a una giovane ragazza che sta pensando di entrare nel settore delle costruzioni?

R.- Direi: “Vieni donna, coraggio! Penso che non sia così difficile entrare in questo settore. Se hai forza e volontà, puoi farlo. Se continui a pensare che questi sono lavori da uomini, non ci sarà mai un settore con donne”.

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