“Non credo che ci siano compiti per uomini e donne, ci sono lavori più o meno pesanti, sia fisicamente che mentalmente, è tutto lavoro”

“Non credo che ci siano compiti per uomini e donne, ci sono lavori più o meno pesanti, sia fisicamente che mentalmente, è tutto lavoro”

Stefania è di Piacenza in Italia e vive e lavora in Italia. Nell età prescolare passavo il tempo a otturare le fessure tra i mattoni del balcone con la stagnola, dopo la maturità ho fatto dei corsi regionali di restauro (3 anni) per affreschi e materiale lapideo e sucessivamente per tavole e tele , amo il lavoro manuale e mi intriga affrontare le sfide che ogni lavoro propone, sia esso di restauro affreschi sia di tinteggiatura di superfici problematiche, i miei sogni lavorativi sono passati dalla scenografia, alla realizzazione di murales, al restauro.

DOMANDA.- Perchè hai scelto di entrare nella professione delle costruzioni piuttosto che in un altro tipo di studi?

RISPOSTA.- Ho seguito tre tipi di corsi di ristrutturazione per tre anni per gli affreschi ed I materiali lapidei. Amo il lavoro manuale, mi intriga e mi obbliga ad affrontare nuove sfide sia per i lavori di ristrutturazione che per i lavori di affresco, per i problemi inerenti le superfici, avendo un sogno per la scenografia, la realizzazione dei murales ed il recupero.

D.- Hai seguito altri corsi di formazione?

R.- Certo ho seguito dei corsi per la sicurezza sul lavoro presso la scuola edile del Formedil

D.- Come fu il tuo primo giorno di lavoro in un cantiere?

R. Quando ho cominciato a lavorare sul cantiere, il mio carattere è fortemente cambiato, infatti prima ero timida a chiusa, ma il cantiere mi ha reso un animale più sociale.

D.- Come sono le relazioni con I tuoi colleghi ?

R.- La sfida è dimostrare ai colleghidi essere capaci di fare queste professioni. Sul cantiere io credo sia importante il rispetto per una sana e pacifica coesistenza.

D.- Come immagini I cantieri con la presenza di più donne?

R.- Lo penso che gli uomini e le donne possano lavorare insieme per una vision più globale ed essere in grado di affrontare ogni tipo di lavoro. Ci sono lavori più o meno pesanti, si a fisicamente che mentalmente, ma è comunque lavoro. La differenza sta nell’approccio. Come pittrice trovo che ci siano molti pregiudizi nei confronti delle donne, che interferiscono con la reale immissione in questo lavoro.

D.- Cosa vuoi dire alle giovani donne che desiderano entrare nel settore?

R.- Vorrei dire: Noi facciamo la differenza ogni giorno con il nostro comportamento e le nostre scelte”